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Pubblicato da Fabrizio Rachelli il 12 Gennaio 2018
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Cedolare secca 2018

La cedolare secca è un regime di tassazione sulle locazioni di determinati immobili, scelto facoltativamente dal contribuente in sostituzione di tutte le altre forme di prelievo fiscale sul reddito di quelle locazioni.

Se possiedi dei redditi derivanti dalla locazione di immobili puoi optare per la cedolare secca. Si tratta di un regime di tassazione alternativo a quello ordinario ai fini dell’IRPEF e consente l’esenzione dalle imposte di bollo e registro, in sede di registrazione e di rinnovo del contratto.

Nel caso in cui, in qualità di locatore di un immobile, opti per questa opzione:

  • puoi applicare un’imposta sostitutiva sul totale dei canoni di locazione;
  • i tuoi redditi da locazione non sono più rilevanti ai fini IRPEF, ma dovrai comunque indicarli nella dichiarazione dei redditi.
Gli elementi della cedolare secca 2018
  1. L’aliquota della cedolare secca è del 21% per i contratti ordinari e del 10% per i contratti a canone concordato. La Legge di Bilancio 2018 ha prorogato l’aliquota ridotta del 10% per i contratti a canone concordato anche per il biennio 2018-2019.
  2. Gli immobili che possono usufruire della cedolare secca sono quelli appartenenti alle categorie catastali da A1 a A11 (escluso A10), quindi soltanto ad uso abitativo. Le relative pertinenze possono essere locate congiuntamente all’abitazione, oppure con un contratto separato qualora nel contratto di locazione della pertinenza si faccia riferimento a quello dell’immobile abitativo e venga evidenziato il vincolo pertinenziale.
  3. L’opzione della cedolare secca riguarda l’intero periodo di durata del contratto o della proroga. Se l’opzione della cedolare secca è già stata esercitata nelle annualità successive alla prima, resterà valida per il periodo di durata residua del contratto. In ogni caso, se sei il locatore hai diritto di revocare l’opzione entro 30 giorni dalla scadenza dell’annualità, versando l’imposta di registro.

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